Personaggio: ispettore Mauro Belli
L’emblema della fiction poliziesca italiana, questo è Distretto di polizia: comicità e tragedia, azione e moralismo equilibrato fanno da sfondo alla storia del Commissariato più famoso d’Italia, il X Tuscolano, che ci ha appassionato per undici anni, da quel lontano 2000. Ci ha fatto conoscere personaggi meravigliosi, con i quali molti ragazzi sono cresciuti, vedendoli evolvere col passare delle stagioni, a partire da un commissario all’apparenza molto severo ed esigente che però si è rivelato molto presto una donna dalla determinazione esemplare e dalla sensibilità invidiabile, da passare, agli occhi dei suoi nuovi colleghi, dalla reputazione di “insopportabile” a quella di un’amica vera e fidata. Sto parlando di Giovanna Scalise, a cui diede il volto Isabella Ferrari, una donna siciliana molto coraggiosa che con l’aiuto della sua squadra, di quelli che diventeranno poi i suoi più grandi amici riuscirà a combattere in maniera avvincente la Mafia, che ha ucciso suo marito Ferdinando, interpretato da Raoul Bova. Lei rappresenta il punto di partenza di una fiction che negli anni ha registrato ascolti televisivi da record. Colei che dirigerà con grande passione il X nelle prime due stagioni dovrà fare i conti con la salute debole del figlio Federico e con l’adolescenza complicata di una ragazza ormai nel pieno della giovinezza spensierata, Livia. Dopo molti anni dalla morte del marito, Giovanna riuscirà a trovare nella sua nuova esperienza romana un grande amore nel personaggio di Walter Manrico(Lorenzo Flaherty), uomo molto abile e professionale nel suo lavoro di ispettore. L’allora vice-commissario Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi) fu il primo, forse il più convinto, a sostenere l’ipotesi di una donna difficile da sopportare. Ben presto, però, il commissario della sesta stagione si renderà conto che il comportamento rigido, freddo, cosi distaccato della Scalise sia soltanto frutto di un passato difficile e si mostrerà molto determinato nell’aiutare il suo nuovo commissario ad uscire da una storia che le aveva distrutto la vita. Nella terza stagione entreranno in scena Giulia Corsi (Claudia Pandolfi) e Paolo Libero (Giorgio Pasotti), a sostituzione rispettivamente del commissario Scalise e dell’ispettore Manrico. Tre stagioni vedranno protagonista il commissario Corsi, una donna determinata almeno quanto la Scalise, nella cattura, nella terza serie, dell’indimenticabile Carla Monti (Stefania Orsola Garello), assassina di Angela Rivalta, moglie di Ardenzi, nella lotta contro i capi di una rete di pedofilia, nella quarta stagione, serie nella quale si assisterà al triste epilogo di un amore cosi intenso come quello tra la Corsi e l’ispettore Libero, che morirà per mano di Ira Droscorcic (Pier Luigi Coppola), burattino nelle mani del pedofilo Pietro De Santis, mandante dell’omicidio dei genitori di Giulia avvenuto dieci anni prima. Infine nella lotta contro l’ecomafia, nella quinta stagione, nella quale un altro triste evento, quale il tradimento di un amico, il magistrato Marco Altieri, colpirà il cuore già pieno di cicatrici del commissario Corsi. E poi c’è lui, Mauro Belli (Ricky Memphis), come dimenticarlo, con il suo solito pizzetto, con quell’aria da duro che nasconde un cuore tenero e sensibile, un trentenne che vive con il padre Tiberio Belli (Sergio Fiorentini), ma che presto troverà la sua anima gemella in Germana Mori (Silvia De Santis), il più grande amico di Ardenzi che sarà al suo fianco nei momenti di difficoltà, come la morte improvvisa di sua moglie, Angela Rivalta, madre di sua figlia Mauretta, il cui nome si ispira al suo amico fraterno. Mauro e Roberto rappresentano due colonne portanti di una fiction che, purtroppo, li ha visti in azione soltanto per sei delle undici stagioni che la Taodue ci ha proposto. Infatti i due storici personaggi ci lasceranno nella sesta stagione in cui Mauro Belli morirà(?) sotto i colpi dell’arma di Gregorio Patriarca, l’uomo più fidato di Cesare Carrano, apparente “palazzinaro”, ma reale trafficante di droga, con il quale Ardenzi ha un conto in sospeso. Al contrario, Roberto abbandonerà il X per accettare un nuovo incarico alla DIA, propostogli dall’allora Dott.ssa Forti, magistrato assegnato al X Tuscolano. La settima stagione apre un ciclo nuovo della serie, che da questo momento, secondo la maggior parte dei fan, si sviluppa con minore qualità, testimoniata anche dal calo impressionante di ascolti che la fiction subì a cavallo tra il 2006 e 2007. Commissario al comando del X in questa stagione sarà Marcello Fontana (Massimo Dapporto), ritenuto non all’altezza dei precedenti a parere della critica. Fontana lotterà contro il boss della ‘Ndrangheta Neri (Giorgio Colangeli), contro il quale potrà servirsi delle testimonianze di sua figlia, Giovanna Neri (Raffaella Rea), decisasi a collaborare con la polizia per assicurare suo padre alla giustizia, lo stesso uomo che ordinerà la sua morte per mano del corrotto magistrato Corradi. La direzione di Fontana sarà solo una breve parentesi che si concluderà con la sostituzione a commissario dell’ormai veterano Luca Benvenuto(Simone Corrente) che interpreterà molto bene il ruolo di un commissario deciso e determinato, alla guida, nell’ottava serie, di un commissariato colpito profondamente al cuore dai fratelli Giulio e Valerio Flaviano, responsabili della morte di Irene Valli (Francesca Inaudi), ispettrice subentrata alla Corsi nella sesta stagione, la cui morte provocherà le lacrime e la voglia di vendetta dell’ispettore Alessandro Berti (Enrico Silvestrin), il quale con l’aiuto del commissario Benvenuto riuscirà a fermare l’azione criminale dei due fratelli. Luca è un personaggio molto discusso dai fan e dalla critica per via dei suoi orientamenti sessuali che nel corso degli anni si sono evoluti passando da un’omosessualità dichiarata ad una confusione sessuale che ancora oggi, come la fatidica morte-non morte di Mauro Belli, resta una nota ambigua e ancora poco chiara nel panorama generale delle dieci stagioni. La nona serie vedrà la mafia russa, che assassinerà l’ex-fidanzato di un altro storico personaggio, Anna Gori (Giulia Bevilacqua), sfidare il X Tuscolano. Anna entrerà nella squadra nella quinta stagione, ma, a detta di molti fan, ha saputo esprimere il meglio di sé soltanto nel ruolo di infiltrata, avuto nella nona serie, con la quale dirà addio a Distretto. Una nota positiva degli ultimi anni è rappresentata dal personaggio dell'intraprendente ispettore Elena Argenti (Anna Foglietta), introdotta sul finire della settima stagione per poi lasciare alla fine della nona. La sua esperienza al X è segnata profondamente dalla morte nell'ottava stagione del fratello Marco Argenti (Alessandro Intini), colpito, comeIrene Valli, sempre dalla mira di Valerio Flaviano. La decima serie ha suscitato l’ira di quasi tutti i telespettatori perché ha visto riaprire un’indagine ormai chiusa, quale la morte di Libero, forzatamente ricollegata ad un giro molto più vasto rispetto alla rete di pedofilia capeggiata dal dottor De Santis, che coinvolge persino la mafia siciliana e che vede il ritorno di un personaggio storico, Giulia Corsi. Infine la stagione conclusiva, la numero 11, ha ricevuto molte critiche per una linea gialla molto lenta e saporifera che vede protagonista il cattivo Tony Corallo. In effetti i conseguenti risultati auditel hanno portato la produzione a chiudere definitivamente la serie segnando la fine di una tradizione che ha accompagnato tanti fan per 11 lunghissimi anni.
Come dimenticarsi dei quadretti comici dei quattro grandi veterani del distretto come Giuseppe Ingargiola, Vittoria Guerra, Ugo Lombardi e Antonio Parmesan che con la loro semplicità e la loro ironia hanno divertito noi fan per undici stagioni. Nel complesso, nonostante quella che rimane e rimarrà la più grande pecca della fiction, cioè la presunta morte di Mauro Belli, si può considerare Distretto di polizia come una delle serie televisive di maggiore qualità e una delle più celebri che siano passate sugli schermi della televisione italiana.
Giuseppe
Nessun commento:
Posta un commento